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  • Immagine del redattoreAnna Marotta

#SoftScience





Ampliare spazio e tempo per allargare  e sostenere le esperienze di apprendimento (dappertutto e lungo tutto l’arco della vita) comporta per la scuola un processo trasformativo, capace di accogliere le proposte di innovazione territoriale, anche tecnologica.

Assumere un carattere di permeabilità  ai contenuti così come provenienti dalla realtà, può permettere alla scuola di essere e sentirsi luogo mai concluso, aperto alle istanze di partecipazione dell’architettura di comunità. Così come alle potenzialità delle tecnologie digitali, se assimilate a partire dall’ascolto del percorso di  modificazione dei linguaggi: si introducono nuovi parametri di partecipazione, si realizza un uso sociale e creativo del digitale, si supera il limite della pervasività tecnologica.

Legare il concetto-progetto #SoftScience di Carlo Infante e UbanExperience  a quelli di #apprendimentodappertutto e #cittadinanzaeducativa rappresenta una sfida per la scuola ad interrogarsi sulla propria capacità di essere presente e di uscire dall’angolo isolato in cui si è relegata.

Non è forse la scuola uno dei primi luoghi dove la scienza interagisce con le sorti umane?


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