Anna Marotta
Per un processo di co-progettazione culturale
La pratica di cittadinanza creativa del Carnevale degli animali 2015 – che ha visto interagire dimensione ludica, educativa e partecipativa – si è arricchita per il #CarnevalePometino 2016 di nuove prospettive, germogliate proprio dal quel seme creativo innestato l’ anno precedente.
Si può coniugare la progettazione culturale con il principio della cittadinanza attiva, e in prospettiva promuovere lo sviluppo del territorio? giocare con la matrice culturale e innescare un processo di innovazione e cambiamento del Carnevale di Pomezia con ricadute a livello socio-culturale?
Alcune risposte a queste domande possono essere colte nei walkabout proposti da Urban Experience; da una parte attraverso una analisi della conversazione nomade di martedì 9 febbraio 2016, dall’altra in quella prevista per il 25 febbraio. Un appuntamento dedicato alle realtà che hanno partecipato attivamente alla progettazione creativa al fine di elaborare un pensiero sul Carnevale messo in scena a Pomezia, per dettagliare e focalizzare punti di forza e criticità, per condividere possibilità nello sciame creativo per i cantieri futuri di progettazione .
L’idea progettuale alla base del walkabout di martedì grasso ha unito al tema della favola – proposto per il Carnevale di Pomezia 2016 – la potenza degli animali totemici (connessi alle leggende del territorio) e simbolici (in riferimento alle favole) e ha fatto “giocare” bambini e ragazzi nelle settimane precedenti al martedì grasso con un percorso interdisciplinare – letterario, cinematografico, musicale, artistico, storico e geografico.

Martedi 9 febbraio il Carnevale si presenta alle ore 14, diffuso in più punti della città; associazioni e comitati coinvolti possono interagire tra loro ed essere ascoltati grazie al format di azione che conta sulla soluzione performante del walkabout: il sistema radio permette al gruppo mascherato di conversare ed ascoltare degli audio clip trasmessi via smartphone nonostante il frastuono del Carnevale, mentre si conversa camminando. Da queste conversazioni divertite con i bambini emergono aspetti importanti: il Carnevale deve essere una festa da condividere anche con gli adulti, a partire dai genitori da coinvolgere nella festa.
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In particolare il tentativo sperimentale più emblematico è quello di interagire con una sorta di “stazione radiofonica” che funziona sia come dj-set sia come un terminale attraverso cui diffondere le telefonate che arrivano dal walkabout, comunicando ciò che accade lungo il percorso. E’ un’occasione sia per comunicare l’andamento dei percorsi e degli eventi limitrofi al palco centrale sia per fare un evento musicale suonato anche dal vivo dai ragazzi della scuola superiore di primo grado Orazio, guidati dal Prof. Stefano Panunzi, e potenziati da Massimiliano Cerioni ed il suo didgeridoo.
Le tappe del percorso – dal Comitato di quartiere Nuova Lavinium a Piazza San Benedetto – valorizza -attraverso le stazioni curate da associazioni e comitati – la matrice locale territoriale. Attraverso due animali simbolici: la balena, depositaria delle leggende del mare, regala ai bambini la maschera del picchio – realizzata per noi dagli architetti di A3DLab – trasformando così un bimbo-origami nel picchio Pico, che ci racconta la sua storia; in Piazza Indipendenza invece tradizione e innovazione si incontrano: manipolazione dell’argilla – proprio come avveniva nell’antica Lavinium – e stampanti 3d come apporto tecnologico di senso.
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Arriviamo infine in Piazza San Benedetto confluiti nel percorso previsto per la sfilata dei carri, dove lasciamo volare alto (con una serie di palloncini) il nostro territorio e le sue leggende: una azione concreta e insieme metaforica. Anche se immersa in una kermesse assordante che livella tutto verso il basso e rumoroso effetto di una festa in piazza senza progetto.
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Carnevale degli animali 2015
https://pomeziacreativa.wordpress.com/2015/02/24/un-resoconto-per-il-carnevale-degli-animali/
Per un resoconto del processo e del radio walk del 9 febbraio 2016