Anna Marotta
cantierealtà per il workshop InvernoMuto

A distanza di qualche giorno possiamo condividere alcune riflessioni nate dalla mia partecipazione insieme a Mokodu Fall, al workshop InvernoMuto a La Pelanda - Mattatoio di Roma. Possiamo considerare l'intercultura un tema di cui parlare, quando parliamo di ambiti cuturali autoreferenziali: il materiale su cui abbiamo lavorato durante il workshop - il vinile dei Fugees con focus sul brano ReadyorNot insieme a colonne video-sonore urbane - hanno permesso non solo un'analisi prettamente artistica e audio-visivamente pura, quanto di avviare un ragionamento su cittadinanza e intercultura, come processi da ri-attivare perchè mai scontati o acquisiti completamente. Da un workshop in cui si fa esperienza artistica visiva e sonora, attraverso le lenti di InvernoMuto e delle Biennali - sono nate riflessioni corpose e un percorso partecipativo da avviare: un progetto di pedagogia interculturale applicato alla città. L'intercultura è da praticare in contesti non formali e inusuali, e la pedagogia interculturale deve confrontarsi con la realtà e l'ibridazione culturale: una ricerca-azione in cui la realtà è punto di osservazione iniziale ma anche punto di arrivo in cui agire.